È una delle domande che più frequentemente mi vengono poste in studio durante un esame visivo.
Solitamente, si fanno i test visivi necessari per trovare la soluzione ottica migliore per l’utente, poi si stabilisce la prescrizione finale necessaria per vedere nitido, si scrivono le diottrie su quel foglio caratteristico con riportati i valori diottrici e i due goniometri (i vostri “occhi”) che sembra quasi vi stiano guardando, e vi chiedete “E ora, come faccio a sapere quanti decimi ho? e quante diottrie mi mancano?”.
Ebbene, sfaterò subito un luogo comune che circola fra chiunque abbia un paio di occhiali: decimi e le diottrie non sono legati da alcuna relazione matematica o di proporzionalità.
Insomma, sono due “scale” diverse che descrivono cose diverse:
I decimi corrispondono al numero di righe che una persona è in grado di leggere.
È quindi logico pensare come il visus di una persona dipenda dalla condizione in cui si trova: ad occhio nudo oppure con l’occhiale indossato. Ecco perchè è importante rilevare questo dato prima di condurre un esame visivo che stabilirà se potete beneficiare di nuove lenti oppure se siete invariati rispetto all’ultimo vostro controllo.
Siccome i mezzi diottrici dell’occhio (cornea, cristallino, etc) funzionano come una “lente” che deve far convergere i raggi luminosi sulla retina (la terminazione nervosa in grado di riceverli e mandarli al cervello), la misurazione in diottrie è molto utile per preparare occhiali correttivi, perché fornisce indicazioni all’ottico su come deve essere costruita la lente che vi permette di correggere il vostro difetto visivo.
Riassumendo, si potrebbe affermare che le diottrie indicano il “potere” delle lenti necessarie per farvi vedere il maggior numero di decimi che potete percepire!
Infatti una persona con un visus naturale di 5/10, misurato quindi ad occhio nudo, potrebbe presentare una miopia di circa 1 diottria...
Solo con l’esame visivo, però, si potrà stabilire con precisione il numero di diottrie necessarie per permettergli di vedere il maggior numero di decimi possibile, in modo da poter preparare poi le lenti dei suoi nuovi occhiali correttivi.